“Sempre attenti ed obbedienti”: l’armata refrattaria va alla guerra alla maniera del gruppo TNT.
“Cuore e densità”, questa è la formula dettata dal Presidente Grunf nel pre-gara e, diligenti alla strategia decisa, i valorosi si schierano a testuggine con sei uomini dentro la propria metà campo a difesa del fortino, e uno, solitario là davanti a creare scompiglio nella difesa avversa.
La tattica adottata porta subito i frutti desiderati: disimpegno blando degli avversari e il bomber, e fratello superstite (Alessandro è a casa con la febbre), intercetta e infila il portiere avversario. Passano pochi minuti e la veemenza avversaria si scontra ancora, inefficace, contro la barriera difensiva; ripartenza veloce e Di Virgilio indossa le vesti di un Tardelli moderno, supera uno, due, tre avversari e molla un missile in scivolata sotto l’incrocio.
Esultanza alle stelle dei Referattari e scoramento nelle fila nemiche che sono supportati, però, da numerosi fan a bordo campo che li sospingono verso una inaspettata rimonta.
Prima indecisione difensiva: “Mia” “No, tua” e la frittata è servita. Poco dopo, palla persa a metà campo, ribaltamento di fronte e tiro che si infila nell’unico angolo lasciato scoperto dal capitano fresco di premiazione.
L’intervallo serve al coach Mauro a ribadire concetti determinanti: “allora, calmi e poi, zaaam, glielo infiliamo”. Detto fatto; fitta rete di passaggi per addormentare il gioco e ripartenze veloci del duo bomber.
Peccato che loro siano giovani e forti; guadagnano una punizione al limite e realizzano una marcatura con un dardo che disegna una traiettoria assassina sotto l’incrocio della rete.
In altri momenti la compagine refrattaria si sarebbe forse disunita; ma stasera, no. Il cuore pulsa forte sotto le casacche giallo-nere e l’esperienza è una superficie di granito per i tentativi avversi. La nostra difesa spezza l’ennesimo attacco, rilancia veloce verso l’incursore che addomestica, sbilancia il difensore che lascia colpevolmente un metro di troppo al bomber di serata. La mina che parte dal suo piede sinistro è poesia per i nostri cuori.
La rete è gonfia, la classifica si muove e l’onore e l’orgoglio sono i regali dai mettere sotto l’albero natalizio.
MOTTA 6,5: gioca con una coppa (il premio, non un insaccato) nella rete. Solita sicurezza pavesata quest’anno; solo due indecisioni ma forse solo per desuetudine al nuovo centrale: quella del primo gol (“Mia” e invece era dell’attaccante) e nel secondo tempo (nessuna dichiarazione ma uscita a valanga sullo stopper che cercava di controllare un passaggio filtrante).
BONFIGLIO 6: paga una settimana a letto con gli antibiotici. Fatica a rompere il fiato ma è la solita roccia alla quale i compagni si attaccano in caso di bisogno.
MORTILLARO 6+: ha scarpe da super-eroe (nel colore) e il passo da velocipede. Gioca contratto per timore di essere infilato e spinge poco, ma da quella parte si fa fatica a passare.
CRESCI 8 (il voto lo ha stabilito l’allenatore): un rientro in sicurezza; l’ultima partita da centrale l’aveva giocata nel ventesimo secolo.
BUCCIARELLI 7,5: decide che la mattonella di centrocampo è roba sua e che da lì devono passare le falangi nemiche. E lì si piazza. Spezza innumerevoli azioni e fraseggi e riparte in destinazione ostinata e contraria con discreta solerzia. A volte si abbassa troppo sulla linea di difesa e trasforma una 1-3-1 in un 1-4 di italica attitudine (ma le parole del mister nello spogliatoio erano state chiare: “tanto di cappello al contropiede, ci abbiamo vinto un mondiale!”)
DI VIRGILIO7,5: l’uomo in più del girone di andata. Quando parte in progressione ti sembra infermabile e realizza gol di qualità. Mezzo punto in meno per una palla persa a metà campo sul 3 a 3 che avrebbe potuto provocare danni seri.
BELLI R. 8: prestazione maiuscola sciorinando tutto il repertorio di casa reale: gol, sponde, fraseggi e, soprattutto, ettolitri di adrenalina da dispensare ad avversari e arbitri. Due gol e tanta roba nella ghiacciaia della Forza e Coraggio.
BIANCHINI 7: alcuni giustificano il voto alto per il fatto che NON è entrato in campo. E invece è lui il collante refrattario: raccoglie i palloni fuori campo quando siamo sotto di un gol, incita, indica e dispensa saggezza (“passa”, “dalla”, “chiudi”), ma soprattutto sciorina doti di body-guard intervenendo a muso duro con chi si permette di colpire un compagno.
che lavoro facevi ? l'utimo ? , ero un talent scout, mi hanno dato del borghese perche' ho messo i caloriferi, a mio parere sei un po' rigido e non sono d'accordo, tutti convocati, marziano in Moto a propulsione sfrizzica, non e' sempre oro quello che luccica, la dandini, il passo del turchino spianato, ramaya, fare sistema, goteborg, bisogna iniziare a sparare, feltrinelli, letti a castello, frank, le vecchiette da fermo, fiorentine , paiolo, matrimonio, fine delle religioni e del motore a scoppio, aldo moro, brigate rosse, pensioni, contratti, casa in campagna, paninari, cinesi, preside per i piedi fuori dalla finestra, carichi di lavoro, battaglione codroipo, anagramma, pappalardo, ricominciamo, giubox, one for you one for me, casali in casentino, man at work, elephanttraffen, diabolik, amore solitaire, love of the common people, che gente!, sono passato attraverso l'illuminismo.. puoi passare attraverso dove vuoi, ac refrattari 1995 .